lunedì 18 febbraio 2013

Prime volte


Inaugurare l'appartamento per Aspirante Carrie Bradshaw significa una cena con le amiche dell'Unicatt, una serata di chiacchiere, vino e cibo cucinato goffamente dal padrone di casa, mentre la televisione al plasma sullo sfondo proietta immagini di un programma che nessuno sta guardando. Inaugurare l'appartamento per Nicole invece significa invitare un ragazzo per un bicchiere di vino, luce soffusa, tacchi pronti all'uso (regalati da uno dei suoi amori estivi).

Quale modo ho scelto per primo? Ovviamente quello di Nicole. Non appena gli Autorevoli Genitori hanno terminato il loro aiuto nello disfare scatoloni di cose, Aspirante Carrie Bradshaw è corso in Corso Buenos Aires per una capatina dai cinesi. A Nicole serviva una parrucca nuova: un'estate tra gli alti e bassi delle sveltine in campagna avevano danneggiato quella precedente. Così, mentre le donne vanno dalla parrucchiera, Nicky andava dai cinesi. In fondo, lo sanno tutti che cambiare il taglio dei capelli significa cambiare qualcosa nella propria vita. Cambiamento, questa era la parola d'ordine. E in fondo per lei era come se qualcosa del genere stesse succedendo: era tornata a Milano.
Con un sacco di uomini in lista. Il primo? Giacomo, 24 anni, studente di scienze politiche a Bologna. Proprio il giorno prima stavo parlando del debole che avessi per i ragazzi ricci e oplà, lui è saltato fuori. Seppur di Milano, aveva scelto di studiare a Bologna e di tornare a casa nel weekend. E, guarda caso, quello era il weekend giusto per conoscere Nicole. Nonostante qualche piccolo intoppo iniziale, la conoscenza era partita a gonfie vele: era intelligente, carino, sicuro di sè. Avete presente il classico ragazzo sfacciato che mandereste a quel paese subito ma che in fondo vorreste limonare all'istante? Ecco, lui era proprio così. Oltre che ben messo, chiaramente.
La prima sera a Milano la passai con lui e con la sua passione per il mio fondoschiena. Era alla prima esperienza con una travestita, ma seppe subito dove mettere le mani. Bevemmo un drink fumando sigarette, Nicole con il vestitino nuovo, lui in camicia e il suo fascino da intellettuale figo. Improvvisamente il tempo si era fermato: Giacomo era il tipo giusto: intelligente, bello, LUI era il ragazzo giusto, in grado di prendere quello che voleva senza sentirsi minimamente in dovere di chiederlo. Ah, era anche di buona famiglia.
"Hai delle bellissime gambe", mi disse poco prima di infilarmi lingua (e poi cazzo) in bocca. Nicole si fece trascinare dalla passione e insieme inaugurarono il divano. Sarebbe stata la prima scopata in quell'appartamento, ma aveva un sapore diverso da quelle che sarebbero venute dopo. Rimasi a parlare con Giacomo fino all'1 di notte e, a bottiglia finita, lui se ne andò. Non appena chiusi la porta alle sue spalle, mi resi conto che non avrei mai potuto avere nulla a che fare con lui. L'intellettuale figo milanese trasferito a Bologna per studiare scienze politiche, espertissimo di Milano e di tutti i locali da frequentare, aveva appena fatto con Nicole quello che da sempre era abituato a fare con le sue donne: sedurle e lasciarle andare, con la soddisfazione di un briciolo di esperienza in più rispetto a prima.
Alle 2 passate, ricevetti un sms "Ho dimenticato l'ombrello. Un buon motivo per ripassare :) ". Non sapevo se sarebbe realmente tornato, ma l'idea di una nuova conversazione con lui mi stimolò non poco. Avevo appena scoperto il mio primo tesoro milanese (per quest'anno), ed io non avevo certo intenzione di fermarmi qui.

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